A torto o ragione uno dei pregiudizi
più comuni sui fotografi è che siano più o meno tutti egocentrici e narcisi. Mi
sono chiesto e ho riflettuto sui motivi di questo luogo comune che, come tutti
i luoghi comuni, ha le sue ragioni di esistere. Ma più che altro mi sono
chiesto quali potrebbero essere le “buone pratiche” per farci uscire almeno un po' dal
circuito perverso dell’autoreferenzialità che alimenta questo giudizio. Già
negli ultimi decenni la nascita dei collettivi fotografici ha sfidato e
sfatato la mitologia del fotografo come cavaliere solitario e rilanciato l’idea
di comunità collettiva dove il "noi" possa bilanciare l’io, le pratiche del
crowdfounding hanno promosso poi nelle nuove generazioni un nuovo concetto di
solidarietà condivisa per la
produzione
di progetti espositivi ed editoriali e sono nati progetti collettivi
direttamente da
esperienze di rete. Ma nel più ordinario tran tran quotidiano della
pubblicazione e condivisione di immagini fotografiche sui social credo
potrebbe
essere buona pratica comune condividere con regolarità ognuno sul
proprio profilo le foto e i
progetti di quei fotografi che davvero ci piacciono e che davvero
apprezziamo,
magari anche una volta ogni tanto, per togliersi un po’ di
autoreferenzialità
di dosso. Non dovremmo però aspettarci nessun tipo di “ritorno”, insomma
la
buona pratica non deve assolutamente diventare “condivisione di
scambio”, come
purtroppo sta succedendo in parte per i famigerati “like”, ma possono
nascere "affinità elettive" capaci di stimolare il confronto, il
dibattito e perchè no la progettualità comune. Io, nel mio piccolo, ho
iniziato da qualche settimana a condividere sul mio profilo FB immagini di
autori e colleghi i più o meno noti postate sulla timeline di FB, ne è nata una
sorta di “collezione virtuale” rintracciabile all’hastag
#altrifotografi, rivederla ogni tanto fa davvero piacere: alimenta un virtuoso
confronto e mi ricorda che non esisto solo io e le mie fotografie. Un ringraziamento ad Andrea Buzzichelli per la foto copertina di questo articolo che fa parte di questa nuova raccolta. Buone pratiche a tutti!
Michelangelo Antonioni, Blow Up - 1966
17 ore fa
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