Sandro Bini , Sabwithcat (Scansione da vintage print anni '90) |
Forse oggi come oggi non sarebbe del
tutto inutile ricordare che “fare il fotografo” significa fare le fotografie!
Ovvero trascorrere una buona parte del proprio tempo sopratutto a fotografare ed andare a fotografare, e non a ritoccarle sul computer, nel tentativo (spesso
vano) di renderle più belle, o a postarle sui social. In questa antica visione
del mestiere la fotografia può essere interpretata come l’osso di un cane
randagio che ha lungo scorrazzato per il mondo, o di un addestratissimo cane da
riporto pronto a catturare le storie, oppure la visione più sorniona e distaccata di un gatto randagio o da
salotto pronta per essere restituita al mondo in immagine. Non sorprende quindi l’amore e
la predilizione per i cani e/o per i gatti di tanti fotografi. Per i primi basti
pensare a Koudelka, Scianna, Moryama, Erwitt; per i secondi a Van Der Elsken,
Petersen, Araki.... Esiste uno stile felino e uno canino nella fotografia? E se si
in che cosa si differenzia e sostanzia? E come potrebbe essere riconoscibile?
Sarebbe divertente incasellare per gioco fotografi noti e meno noti in questa
ipotetica divisione animalfotografica. Come sempre lascio volentieri il divertimento e il gusto a chi segue
queste mie pagine!