ph Sandro Bini, Senza Titolo, Sett 2010 |
Dopo più di dieci anni di onesta carriera come fotografo e docente di fotografia, mi sono convinto che il lavoro del fotografo non sia semplicemente quello di fare fotografie ma soprattuto quello di scegliere e di sceglierle: “il mestiere della scelta”. Già provare a diventare fotografi è una strana scelta per la sua problematica collocazione sociale, economica, culturale nel panorama contemporaneo. Ma tutto nel lavoro di un fotografo è esercizio e facoltà di scelta. Si sceglie perché, cosa, quando e dove fotografare (ovvero le motivazioni, i temi, i soggetti, i tempi e il luoghi del proprio fare immagini), e l’atto fotografico in se stesso, per citare Dubois, è sempre una drastica selezione e trasposizione dal continum spaziale e temporale del reale. Dallo spazio (potenzialmente infinito) si seleziona un rettangolo, un quadrato, una porzione di campo e la si ritaglia con il mirino; dal flusso temporale continuo congeliamo un preciso istante, “un momento decisivo” e depositiamo il tutto su una superficie, bidimensionale (muta e immobile) di carta o luminosa (schermo). Ma anche dal punto di vista tecnico (dalla scelta della macchina fotografica, alla lunghezza focale dell’obbiettivo, dai tempi ai diaframmi, dal colore al bn, dall’analogico al digitale, dal bilanciamento del bianco, all’jpg o al raw) tutto in fotografia è un esercizio di selezione e di scelta fra opzioni già programmate (Flusser). Tanto che la libertà fotografica non è l’mmaginazione al potere, ma una sorta di libertà controllata, di opzioni fra possibilità date e reali, e questo – attenzione - anche per quanto riguarda la postproduzione: scelta del programma e scelta fra una gamma di strumenti preconfezionati per ottenere un determinato “effetto”. E che dire poi del cosiddetto editing? Che cos’è l’editing se non la scelta, la selezione per l’impaginazione delle fotografie realizzate? Bene tutto questo solo per dire che fotografando esercitiamo le nostre “capacità politiche”, che sono sempre capacità di selezione e di scelta fra opzioni date e reali. Breve e superficiale come sempre. Ai commentatori il compito di riflettere e approfondire.