tag:blogger.com,1999:blog-90364323794265991972024-02-19T19:23:28.938+01:00BinitudiniSpazio di riflessioni visive, teoriche e pratiche sul gesto fotografico contemporaneo.
A cura di Sandro Bini Sandro Binihttp://www.blogger.com/profile/05090891755535598978noreply@blogger.comBlogger79125tag:blogger.com,1999:blog-9036432379426599197.post-35530638150105142742023-04-21T10:36:00.003+02:002023-04-21T11:49:09.495+02:00 AI & Photography: ovvero chi ha ucciso Liberty Valance?Still film da John Ford, "The man who killed Liberty Valance" (1962)L'avvento della tecnologia AI nel campo delle immagini ha provocato il consueto scossone in ambito fotografico. La realizzazioni di immagini para-fotografiche tramite l'Intelligenza Artificiale ha riportato al centro del dibattito la questione su che cosa oggi sia fotografia e cosa no. Ovvero se nella sua definizione conti più ilSandro Binihttp://www.blogger.com/profile/05090891755535598978noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9036432379426599197.post-39162551474663865472022-02-01T11:20:00.006+01:002022-02-01T20:28:44.152+01:00Dallo zapping allo scrolling: strategie fotografiche del flusso© Niccolò Vonci, Tutto a posto e niente in ordine (2022)In principio furono al Letteratura, l'Arte e il Cinema di avanguardia del Novecento a scombinare le logiche tradizionali della narrazione. Lo stream of consciousness joyceiano, le strategie ludiche e oniriche dada e surrealiste, il foto-collage, la scrittura beat, l'assemblage pop e così via. Le nuove narrative cercavano non Sandro Binihttp://www.blogger.com/profile/05090891755535598978noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9036432379426599197.post-5167367745369732902021-02-04T10:57:00.003+01:002021-02-04T12:16:17.278+01:00Collocazione spettatoriale per un evocativo spazio di deprivazione sensoriale sandrobini > visual context / febbraio 2021Alla
fin fine si tratta, di volta in volta e non solo come fotografi, di scegliere cosa includere e cosa escludere nel nostro paesaggio. Di decidere se lavorare per l'incanto o il disincanto, o magari
scegliere una terza via: quella dell’incanto del disincanto o del
reincantamento. Ne riparleremo.
Impossibile rimanere appesi alla nostra incertezza, Sandro Binihttp://www.blogger.com/profile/05090891755535598978noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9036432379426599197.post-36932421653601356152020-12-05T10:18:00.019+01:002020-12-05T12:15:08.968+01:00Cucinare le immagini: ovvero l'editing e la metafora culinariaSandro Bini > Ugnano / Firenze / Changing Landscapes 2015Nella mia quasi ventennale esperienza di docente lo scoglio didattico più impegnativo è stato senz'altro quello di cercare di trovare un linguaggio adatto a descrivere la fenomenologia dell'editing, ovvero della scelta e della messa in sequenza delle immagini di un lavoro fotografico. Prassi creativa di soluzioni sempre nuove e diverse, Sandro Binihttp://www.blogger.com/profile/05090891755535598978noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9036432379426599197.post-30142322738506812902020-08-18T10:43:00.038+02:002020-08-18T12:12:55.197+02:00La macchina in vacanza non la porto: ovvero come e perché autori & professionisti fotografano le loro vacanze sandrobini > campo cecina / alpi apuane / agosto 2020Piccolo prologo come antefattoNel weekend di Ferragosto ci siamo trovati in cinque amici fotografi in gita sulle Alpi Apuane. Tre non hanno portato la macchina fotografica, due l'hanno portata. Di questi ultimi due uno non l'ha mai utilizzata, l'altro solo per pochissimi scatti. Tutti, ovviamente, hanno fotografato con la fotocamera del Sandro Binihttp://www.blogger.com/profile/05090891755535598978noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9036432379426599197.post-37293318782436176022020-04-27T10:54:00.003+02:002020-12-06T10:08:16.190+01:00Per una fotografia fuori di sé: piccolo glossario per una pratica plurale
AA VV, MEMORIES /NO MEMORIES
Fotografia fra flusso e ricordo
A cura di Sandro Bini e Giulia Sgherri
Index di una selezione dall'Archivio Tumblr (2015-2019)
memoriesnomemories.tumblr.com
Durante le lunghe giornate della Quarantena ho approfittato per leggere la riedizione di un saggio assai interessante uscito nel 2011 e ripubblicato da Feltrinelli nel novembre 2019. Il saggio in Sandro Binihttp://www.blogger.com/profile/05090891755535598978noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9036432379426599197.post-68090856046451910772020-03-29T11:31:00.000+02:002020-03-29T12:13:53.731+02:00Sul campo, (da) dentro e a distanza: il racconto fotografico della pandemia
sandrobini > italy lockdown / marzo 2020
Lo so, sicuramente è ancora presto per avere un quadro complessivo di quelle che sono e che saranno le strategie fotografiche del racconto della Pandemia da Corona Virus. Ma dalla mia prospettiva, sicuramente parziale e soggettiva, proverò a individuare (a mio rischio e pericolo) quelle che, secondo me, sono e saranno le tendenze principali. DopoSandro Binihttp://www.blogger.com/profile/05090891755535598978noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9036432379426599197.post-18642058238121131952020-03-22T11:11:00.000+01:002020-03-22T12:41:23.603+01:00La resistenza fotografica: vademecum in 8 punti
Sandro Bini > Dalla Serie / Balcony home / marzo 2020
Comprendo che la tentazione di non fare un bel niente è forte e sicuramente giustificata. Le preoccupazioni sono tante e le energie mentali messe a dura prova dalla quarantena e dal bombardamento mediatico sul virus. Ma proviamoci. Come è possibile per i fotografi utilizzare in modo utile e creativo il tempo a casa?
1) Leggere eSandro Binihttp://www.blogger.com/profile/05090891755535598978noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9036432379426599197.post-79138045494642763962020-01-28T11:26:00.000+01:002020-01-28T11:46:59.788+01:00Fotografia espansa: ovvero le strategie di "artistizzazione" del fotografico
Sandro Bini, Senzatitolo / Firenze, Agosto 2019
Ebbene si la "svolta fringe" dell'arte analizzata dal compianto Mario Perniola in un prezioso libretto che ho recentemente letto L'arte espansa (2015) pare proprio interessare anche la fotografia. Di cosa si tratta? Sostanzialmente di una forte destabilizzazione ed espansione del suo sistema tradizionale con l'apertura di un nuovo Sandro Binihttp://www.blogger.com/profile/05090891755535598978noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9036432379426599197.post-65568686090687493472019-11-20T11:24:00.000+01:002020-01-03T20:58:13.996+01:00Remix & featuring: nuove frontiere della sperimentazione fotografica
Bärbel Reinhard e Marco Signorini > Remis(Saci Gallery / Firenze 2019)
Da tempo porto avanti un mia tesi su come in fotografia la "rivoluzione digitale" segua più o meno le stesse evoluzioni (con gli ovvi distinguo) già avvenute in ambito musicale con circa una ventina di anni di anticipo. Per questo motivo un po' di tempo fa in un Articolo su questo Blog ipotizzavo una pratica di Sandro Binihttp://www.blogger.com/profile/05090891755535598978noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9036432379426599197.post-36806893086210534732019-09-03T10:47:00.000+02:002019-09-04T11:56:56.199+02:00"Bella questa fotografia sembra un film, anzi una serie tv": la fotografia dal pittorialismo a Netflix. (Appunti per un excursus storico)
© Graziano Panfili, Untitled 2019
Che la fotografia artistica o d'autore nasca con un inevitabile, forte debito pittorico è cosa da tempo ampiamente studiata e analizzata da storici e critici della fotografia: dal pittorialismo di fine ottocento (con riferimenti che vanno dall'Accademia all'Impressionismo) passando al neoplasticismo modernista di certa straight photography americana, Sandro Binihttp://www.blogger.com/profile/05090891755535598978noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9036432379426599197.post-3615810947211260612019-07-23T10:37:00.000+02:002019-07-23T11:29:48.132+02:00Saper osservare: la fotografia (anche e non solo) come riconoscimento di un'arte involontaria
Sandro Bini > Satallite of Love / Summer 2019
E' stato tradotto da poco in italiano un piccolo e prezioso saggio del 1997 di Gilles Clèment, Breve trattato sull'arte involontaria (Quodlibet 2019) che ancora non conoscevo. Gilles Clèment, studioso conosciuto soprattutto da paesaggisti, architetti, urbanisti e fotografi, per l'altro preziosissimo scritto Il Manifesto del Terzo Paesaggio (Sandro Binihttp://www.blogger.com/profile/05090891755535598978noreply@blogger.com0Firenze FI, Italia43.7695604 11.2558136000000143.586129400000004 10.93309010000001 43.9529914 11.578537100000011tag:blogger.com,1999:blog-9036432379426599197.post-50184647173148217582019-02-08T12:15:00.001+01:002019-07-22T10:34:23.157+02:00Street tabù: progetto, posa e messa in scena
© Sandro Bini, Across the bridges, along the river (Firenze 2018)
Considerare il genere (letterario, cinematografico, musicale, fotografico) un bene in espansione e in trasformazione provoca sempre alcune resistenze. Nell'ambito della Street Photography il purismo spontaneista non fa eccezione. Non si tratta di forzare il gusto, strategie e approcci (ognuno fotografa come più gli Sandro Binihttp://www.blogger.com/profile/05090891755535598978noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9036432379426599197.post-66148164527971901602019-01-03T12:00:00.000+01:002019-01-03T14:06:05.856+01:00Cosa vogliono le fotografie: ovvero l'editing come scienza delle immagini
Sandro Bini, Editing box & philodophical book (2018)
I pur notevoli e meritori sforzi di sistematizzare una materia "liquida" come quella dell'editing fotografico, inteso come selezione e messa in sequenza o impaginazione di un lavoro, mi lasciano ancora (almeno filosoficamente) parzialmente insoddisfatto. Il compito difficilissimo e complicatissimo di sistematizzare e individuare delleSandro Binihttp://www.blogger.com/profile/05090891755535598978noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9036432379426599197.post-41152297687146360322018-12-12T11:28:00.000+01:002018-12-12T11:56:08.407+01:00"Sovrapposizionismo" e nuove strategie visuali
Ikonemi / Bab / A place to live / Sifest 2018
Da ormai qualche lustro frequentando festival e gallerie fotografiche è inevitabile ritrovarsi di fronte a nuove forme di presentazione e installazione delle fotografie, rese più facilmente praticabili dalle nuove tecnologie di stampa digitale (grandi formati, stampa su quasi ogni tipo di supporto ecc.), e Sandro Binihttp://www.blogger.com/profile/05090891755535598978noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9036432379426599197.post-59765628788089265742018-11-26T16:53:00.002+01:002018-11-26T18:37:14.357+01:00Fenomelogia del lampo: appunti per una storia ed estetica del flash
Sandro Bini, Firenze 2011
In principio fu l'incendiario magnesio, quello che il buon Jacob Riis, pioniere della fotografia sociale americana, usò a fine '800 per illuminare i tuguri degli immigrati a Ellis Island a New York, ma che servì anche ai fotografi ambulanti per i ritratti familiari. Poi vennero le lampande usa e getta dell'ingombrante Speed Graphic di Weegee per illuminare laSandro Binihttp://www.blogger.com/profile/05090891755535598978noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9036432379426599197.post-28121496734958715162018-09-01T11:07:00.002+02:002018-09-01T11:36:44.682+02:00Vertical framing e nuove tecnologie visuali
© Gian Marco Sanna, Malagrotta (2017)
Non ho dati statistici alla mano (sarebbero oltremodo interessanti) solo esperienze e sensazioni da "addetto ai lavori" e qualche scambio di opinioni fra amici colleghi, ma mi sembra che l'inquadratura verticale stia prendendo il sopravvento, fra le nuove generazioni di fotografi, su quella orizzontale, divenendo una vera a propria tendenza. Le Sandro Binihttp://www.blogger.com/profile/05090891755535598978noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9036432379426599197.post-86010594589437789532018-06-01T11:32:00.000+02:002018-08-08T17:35:05.358+02:00In the cage: il genere fotografico da gabbia a possibilità
Sandro Bini, Cascine del Riccio 2015
Molti fotografi contemporanei considerano i tradizionali generi fotografici come una prigione creativa di cui liberarsi. Se il riferimento è alla manualistica popolare con definizioni stereotipate e regole rigide non possiamo che essere d'accordo, anche se considerare
i generi fotografici una prigione significa di fatto accettare e avallare Sandro Binihttp://www.blogger.com/profile/05090891755535598978noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9036432379426599197.post-58449502725742085562017-12-14T11:38:00.002+01:002017-12-15T12:44:32.645+01:00Un libro per cominciare: la pubblicazione da approdo a start up
Un tè con i fotografi / Editoria fotografica indipendente.
Incontro con Stefano Vigni / Seiprsei
Le Murate Caffè Letterario - 3 Dicembre 2017
Foto di Gianna Bartolozzi.
La diffusione, anche in Italia, del selfpublish, del crowdfunding e delle piccole case editirci fotografiche indipendenti, interpreta e diffonde un cambiamento sostanziale nella fotografia contemporanea che ricalca, come da Sandro Binihttp://www.blogger.com/profile/05090891755535598978noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9036432379426599197.post-68541150605319002272017-07-19T11:19:00.000+02:002017-07-19T11:19:12.744+02:00Come il mondo appare: ovvero l'insostenibile superficialità della fotografia
Sandro Bini, dalla Serie "Margini e relitti"
Sono poco incline alle riflessioni ontologiche e forse anche poco popolare ma con gli anni "mi sono fatto persuaso" che la fotografia riguardi l'apparire e non dell'essere delle cose, si occupi del visibile e non dell'invisibile, descriva la superficie e non la profondità, riveli l'istante e non l'eterno. Nella sua innegabile vocazione "mondana"Sandro Binihttp://www.blogger.com/profile/05090891755535598978noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9036432379426599197.post-65505090986531440842017-04-24T16:28:00.000+02:002017-04-24T22:24:22.398+02:00Una, nessuna, centomila: la street photography, così è se vi pare
Sandro Bini, Florence City Centre - Fashion system is dead (2010)
Sollecitata dalla beneamata industria fotografica (leggi mercato mirrorless) imperversa da diversi anni la moda della Street photography con gli infiniti, estenuanti dibattiti sulla sua molteplice e camaleontica identità. Una idenìtà così sfuggente e mutante da far dubitare qualcuno che essa possa davvero Sandro Binihttp://www.blogger.com/profile/05090891755535598978noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9036432379426599197.post-13844055428951105642016-12-06T12:09:00.000+01:002016-12-06T19:37:49.023+01:00Una irreversibile necessità: imparare dagli usi comuni
© Luca Moretti, My small world (2015)
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i più importanti studi sulla fotografia contemporanea, tradotti anche in Italia
(Cotton, Campany, Bajac, Poivert, Gunthert) è ormai a partire degli anni '60 del Novecento
(ma direi anche da molto prima, Sandro Binihttp://www.blogger.com/profile/05090891755535598978noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9036432379426599197.post-8720534940686413052016-11-21T14:45:00.001+01:002016-11-21T15:03:24.236+01:00Per una politica della fotografia: il caso Deaphoto<!--[if gte mso 9]>
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© Sandro Bini > Senza Titolo 2016
Perdonatemi ma il virus didattico, con tutte le sue inevitabili
schematizzazioni di comodo, non mi abbandona. Come nascono le
fotografie? Si tratta di un tentativo di analisi pratico-fenomenologica,
che poi ovviamente rintraccia generi e
stili più congeniali. Individuo tre dinamiche genetiche: le fotografie trovate, le fotografie cercate e le Sandro Binihttp://www.blogger.com/profile/05090891755535598978noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9036432379426599197.post-27422326726795036592016-03-22T10:34:00.001+01:002016-03-22T23:47:52.194+01:00Immaginazione & flusso: piccola riflessione sui limiti del fotografabile nell'epoca digitale<!--[if gte mso 9]>
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