mercoledì 20 novembre 2019

Remix & featuring: nuove frontiere della sperimentazione fotografica


Bärbel Reinhard e Marco Signorini > Remis
(Saci Gallery / Firenze 2019)

Da tempo porto avanti un mia tesi su come in fotografia la "rivoluzione digitale" segua più o meno le stesse evoluzioni (con gli ovvi distinguo) già avvenute in ambito musicale con circa una ventina di anni di anticipo. Per questo motivo un po' di tempo fa in un Articolo su questo Blog ipotizzavo una pratica di postproduzione digitale come remix autoriale, un po' come ormai da decenni accade nel panorama musicale in cui compaiono versioni remix di più o meno conosciuti brani musicali. In realtà ad essere sinceri la mia previsione in ambito fotografico non mi pare si sia affatto realizzata, e l'idea di versioni remix autorizzate di foto autotriali (tramite programmi di fotoritocco digitale), almeno che io sappia, per adesso non pare essere affatto decollata. Ma forse basta solo aspettare. Qualcosa di più invece si è mosso e si muove nell'ambito di quella che potremmo definire (rimanendo nel lessico musicale) cover photography, ovvero il vero e proprio rifacimento postmoderno di celebri scatti autoriali (una pratica che è dentro, ma anche oltre, le varie strategie artistiche citazioniste e appropriazioniste).

Yasumas Morimura > To my little sister: to Cindy Sherman (1998)

Una mostra recente Remis di Bärbel Reinhard e Marco Signorini alla Saci Gallery di Firenze ha aperto però (almeno per la mia prospettiva) nuovi interessanti scenari, con la ricampionatura, assemblaggio e mixaggio delle immagini dei due artisti nella stessa installazione multimediale (fotografia e video). Ne abbiamo ampiamente parlato con i due autori in un piacevole e interessante incontro nell'ambito della Rassegna Un tè con i fotografi #3 alla Libreria Brac di Firenze nel mese di Ottobre, valutando positivamente questa nuova pratica come salutare smitizzazione della figura dell'autore "monoteista" (unico e indivisibile) e positiva nascita di collaborazioni artistiche (anche multidisciplnari) che incoraggiano il remixaggio e il featuring (pratiche già da tempo ampliamente praticate in ambito musicale) come nuove frontiere della progettualità e della sperimentazione fotografica contemporanee. Sopratutto l'idea di featuring mi sembra estremamente interessante in quanto applicabile, non solo nella ricerca fotografica artistica e sperimentale, ma anche nell'ambito del reportage e della fotografia documentaria. Non parlo, in questo ultimo caso, di lavori collettivi o dell'utilizzo (ormai consolidato) di immagini di archivio in questo tipo di indagini, ma di quello funzionale (ovviamente concordato, autorizzato e reso noto) di fotografie di altri fotografi all'interno del proprio processo di produzione espositiva e/o editoriale, al fine di arricchire e approfondire le questioni affrontate, con il contributo e la collaborazione di altre visioni autoriali.

Bärbel Reinhard e Marco Signorini > Remis
(Saci Gallery / Firenze 2019)